La Storia dell'intimo #Parte 1: la T-SHIRT
La T-shirt non è il capo più antico dell'abbigliamento maschile, ma probabilmente può vantare di essere il più semplice. Sicuramente è tra quelli con maggior potere evocativo: una semplice stoffa di cotone che può 'dar voc'e a un marchio, a un modello artistico, a un movimento politico.
Tuttavia molto prima che il graphic designer Milton Glaser creasse il famoso logo " I❤️ NY" e prima che la foto di Che Guevara scattata da Albero Kora finisse sui petti di milioni di persone, la maglietta bianca era un umile capo di biancheria da tenere nascosto.
*Alcuni marinai giocano a carte sottocoperta su una nave della Marina militare americana durante la Seconda guerra mondiale.
Le origini della maglietta a T sono legate ai regolamenti militari.
Intorno al 1913 la revisione delle uniformi della Marina Militare inglese e americana stabilì che i marinai dovessero indossare rispettivamente una sorta di canottiera e una maglia a manica corta, evoluzione della maglia con scollo quadrato e allacciatura sulla spalla indossata dal 1880. La scelta del colore bianco, che tutt'ora è il più diffuso per le T-shirt, era dovuta a diverse ragioni: si abbinava bene al resto dell'uniforme, ed era il più economico perché non richiedeva la tintura. Inoltre essendo più sporchevole obbligava a una maggior cura personale e dell'igiene.
Le aziende che anno portato alla T-shirt così come la conosciamo oggi sono soprattutto due. Nel periodo che precede la prima guerra mondiale l'inglese Thomas A. Hill & Co.- fondata alla fine dell'Ottocento e nota in seguito come Sunspel - che aveva esportato biancheria a manica lunga e di cotone leggero nelle zone a clima tropicale, in particolare nelle colonie inglesi nell'Estremo Oriente.
Nel frattempo Jacob Goldfarb, un mercante americano di tessuti, aveva messo in commercio con il marchio Fruit of the Loom la versione aggiornata di una maglia tipo T-shirt che produceva nel 1910. Intorno al 1930 entrò sul mercato Hanes, l'altro principale produttore di T-shirt e autore del modello Beefy T, nonché la prima azienda che commercializzò magliette ad uso promozionale, in particolare per l' uscita del film Il Mago di Oz nel 1939.
La popolarità della semplice T-shirt crebbe sempre di più e negli anni 50 rappresentava ormai il simbolo della ribellione dei teenager e della generazione dei ribelli del rock 'n'roll.
*Marlon Brando, nel film Un tram che si chiama desiderio (1951).
*Jeams Dean, Gioventù ribelle (1956)
*Paul Newman, The Hustler 1961 photograph by Everett